Elezioni a Narni, si avvicina la data in cui i cittadini dovranno scegliere a chi affidare la città dopo i due mandati del sindaco Francesco De Rebotti.
Cecilia Cari, commerciante narnese, laureata in scienze politiche, è il candidato sindaco per la coalizione “Tutti per Narni”, sostenuta dalle liste di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Lista Rinascimento.
Sono quattro i candidati sindaco per le elezioni a Narni: Cari, Lucarelli, Pei e Bufi.
Umbria nel Mondo le ha rivolto qualche domanda su una serie di temi riguardanti la vivibilità della città e le azioni che ha in mente per migliorare il suo potenziale turistico e attrattivo.
In primo luogo, quali sono i punti cardine del suo programma?
“Una rivitalizzazione di Narni, a partire dalla macchina amministrativa. Vorrei che gli uffici e il personale siano al servizio del cittadino e non “in servizio”. Inoltre, rendere Narni più pulita e decorosa, curare i dettagli perché appare trascurata e sciatta. Bisogna evitare il turismo “mordi e fuggi” che lascia poco alla città, offrendo pacchetti turistici e intrattenendo rapporti di collaborazione con i Comuni vicini, affinchè i soggiorni siano più lunghi e i turisti tornino di nuovo”.
Dal punto di vista economico ha aggiunto: “Dobbiamo sostenere le attività commerciali e industriali che, con il covid e poi la guerra, hanno subito il rincaro dei prezzi delle materie prime e dei trasporti, e ora hanno bisogno di aiuti e di un alleggerimento della pressione fiscale”.
L’ospedale e i servizi sanitari per i cittadini
La candidata parla anche della nota dolente della sanità: “La passata amministrazione si fatta trovare impreparata: avevamo un punto nascite e un ospedale che funzionava mentre adesso l’ospedale Santa Maria di Terni è al collasso e quello di Narni è depotenziato e sottorganico. Il calo demografico comporta un aumento delle persone anziane che hanno bisogno di aiuti e servizi”.
Di cosa ha bisogno Narni per essere sempre più vivibile e a misura di cittadino?
Cari risponde che “vivere in un piccolo paese ha i suoi vantaggi” ma aggiunge: “Bisogna agire sulle distanze e sulla disorganizzazione logistica, sui collegamenti e sui servizi e non con tempi biblici. La frazione di Narni Scalo è fortemente inquinata, anche a causa della canalizzazione del traffico”.
Parlando di servizi si parla anche di scuola: “Lo spopolamento del centro storico ha portato le famiglie ad allontanarsi e cercare centri con più servizi, così anche i ragazzi si concentrano tutti nelle strutture scolastiche dello Scalo. È necessario potenziare i servizi e aiutare le famiglie per riportare i ragazzi nelle scuole del centro storico”.
Migliorare il turismo e la promozione del territorio
Per sfruttare il potenziale turistico, Cari ha le idee chiare: “Narni ha un grande potenziale: il teatro Manini, Narni Sotterranea, la Rocca Albornoz ma anche qui si rischia di rimanere chiusi nel nostro territorio. Bisogna potenziare l’offerta: pacchetti turistici per tutti i nostri borghi, fare in modo che il turismo ci sia tutto l’anno, potenziare il punto informativo. Inoltre, la Rocca, gioiello del nostro territorio, dovrebbe avere un calendario fitto di eventi, spettacoli, convegni e mostre».
In chiusura, alla domanda su come promuovere Narni in Italia e nel mondo, ha risposto: “Narni deve sfruttare il suo essere il centro geografico d’Italia e raccogliere turisti dal sud e dal nord, migliorando i trasporti tramite autobus e treni anche attraverso agevolazioni, proponendo progetti di ampio respiro. Bisogna venderci con un’offerta giusta, non lasciare scontente le persone; quindi, prima bisogna potenziare l’offerta del nostro borgo per poi aprirci al mondo”.
Leggi anche: Elezioni a Todi, perché Ruggiano può vincere ancora