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Tesei: “Abbiamo cambiato il modo di promuovere l’Umbria. E funziona”

presidente regione umbria
Intervista esclusiva con la presidente della Regione Umbria, Donatalla Tesei

L’avventura editoriale di Umbria nel Mondo non può che partire con una chiacchierata con Donatella Tesei, presidente della Regione da fine ottobre 2019.

Rilancio dell’aeroporto, partecipazione alle fiere sui mercati nazionali e internazionali, ripresa delle grandi opere infrastrutturali. Questa la sfida ambiziosa in cui si è lanciata Donatella Tesei, giunta ormai a metà mandato. 

Queste e quali altre ricette per rilanciare l’Umbria in Italia e nel mondo?

“L’Umbria ha una ricchezza straordinaria sotto il punto di vista paesaggistico, architettonico, storico, enogastronomico. Delle potenzialità in parte inespresse e che devono essere comunicate al meglio. È per questi motivi che sin dal nostro insediamento abbiamo cambiando il modo di promuovere la nostra regione con campagne specifiche, rivolte all’inizio principalmente al mercato italiano visto il periodo Covid e ora anche a quello estero, che hanno portato e stanno portando ottimi risultati”.

Ad esempio?

“Per fare un esempio, proprio nel periodo della prima ondata pandemica siamo stati lungimiranti puntando in anticipo su una promozione della regione in prospettiva estiva, una scelta che si è rivelata vincente. Oltre a questo il nostro aeroporto, ad esempio, sta dando vita a una promozione che coinvolge gli influencer estremamente seguiti di alcune città con cui siamo collegati dai voli per aumentare l’incoming. E, a proposito di aeroporto, crediamo fortemente nell’infrastruttura umbra, non a caso abbiamo investito molto anche a livello economico e con un piano industriale ambizioso ma che sta portando i propri frutti”.

Aerei, ma non solo: giusto?

“Anche in campo ferroviario abbiamo evitato azioni a spot e stiamo ridisegnando una rete di collegamenti verso nord e sud integrata con la rete regionale. Una visione d’insieme che ha come obiettivo l’uscita dell’Umbria dall’isolamento atavico. A fare da volano sono anche le tante manifestazioni di respiro internazionale su cui la Regione sta puntando con contributi concreti, come ad esempio Umbria jazz, il Festival di Spoleto ma anche il Festival del Giornalismo che quest’anno ha registrato un record proprio di presenze internazionali.
Infine, per ciò che riguarda le strutture ricettive, non vanno sottovalutati i bandi rivolti al settore che puntano al miglioramento e ammodernamento delle strutture stesse, perché offrire un servizio sempre di maggiore qualità è oggi fondamentale”.

Quali sono i settori economici su cui avete intenzione di puntare in maniera più significativa per attrarre investimenti dall’estero e creare occupazione?

“Oltre al settore turistico, nel quale crediamo molto, dobbiamo essere in grado di creare il terreno e tutte le condizioni facilitanti affinché in Umbria si possa fare impresa. Un’impresa locale, ma anche proveniente da fuori regione, con progetti seri, concreti e di prospettiva. È necessario, come stiamo facendo, creare infrastrutture fisiche per i collegamenti verticali e orizzontali, ma anche migliorare le infrastrutture immateriali, grazie alle quali oggi è possibile collegarsi con qualsiasi parte del mondo in tempo reale, e rende possibile fare impresa anche in posti appartenente remoti ma al tempo stesso straordinari. Il tutto anche intercettando, come stiamo facendo, i fondi del Pnrr. L’Umbria si propone come sede naturale per poter affrontare e vincere la partita che riguarda l’economia circolare e la sostenibilità, così come abbiamo ribadito, ad esempio, anche a Dubai in occasione dell’Expo”.

Lei è stata sindaco, senatore e ora governatrice dell’Umbria: ha viaggiato nel mondo anche in queste vesti e parlato con tanti interlocutori e buyer, istituzionali e non solo. Come viene vista l’Umbria nel mondo? E cosa le manca per affermarsi ancor di più?

“È necessario, come detto, essere attrattivi. Gli ingredienti li abbiamo tutti, dobbiamo dunque promuovere, creare le condizioni migliori per accogliere sia i turisti che le imprese. Vivere in posti meravigliosi con un’alta qualità della vita ed essere contemporaneamente collegati con il mondo è la sfida che è oggi sul tavolo. Noi abbiamo cominciata ad affrontarla e ne vediamo già i primi risultati”.

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