Site icon In Umbria Magazine – Notizie dall'Umbria

Verso il ballottaggio, Girlanda: “A Gubbio non sarà una sfida tra destre”

La sinistra è caduta dopo 78 anni. Ora si tratta di capire quale alternativa ne raccoglierà l’eredità. Domenica 23 giugno e lunedì 24 si torna a votare anche a Gubbio per le elezioni Comunali 2024. A giocarsi l’ingresso a palazzo Pretorio attraverso il ballottaggio sono Rocco Girlanda con una coalizione civica e Vittorio Fiorucci con una coalizione di centrodestra. Ne abbiamo parlato con il candidato a sindaco Rocco Girlanda.

Nessun candidato di centrosinistra al ballottaggio: come si spiega questa dinamica in una città come Gubbio?

“In politica esiste la vecchia regola della mela. Dividendo e dividendo, poi ti accorgi che non ti resta nessuno spicchio da mangiare. Il centrosinistra ha subito gli effetti delle troppe divisioni interne. In più dobbiamo ricordare che l’amministrazione attuale lascia diversi malcontenti. Riteniamo che la città stia vivendo una situazione emergenziale e meriti di essere risollevata”.

E’ giusto definirla una sfida tra due destre?

“No è una favoletta che è stata raccontata ma non rispecchia la realtà. Noi siamo una coalizione civica, che include esponenti sia di centrodestra che di centrosinistra. Considerate che la nostra lista Gubbio Democratica (8,03%) ha ottenuto più voti del Partito Democratico (6,33%). Dall’altra parte troviamo una chiara coalizione di centrodestra con il supporto della maggioranza che sta al governo”.

L’essere andati al ballottaggio è già un risultato importante per voi?

“Assolutamente sì, credo che rappresentiamo un unicum a livello nazionale in una città delle dimensioni di Gubbio. Un risultato ancora più importante confrontando, per esempio, i voti che il centrodestra ha ricevuto alle Europee con quelli delle nostre Comunali. E’ stata premiata la nostra scelta di non parlare di ideologie, ma di chiari obiettivi per il bene di Gubbio dando anche le scadenze entro cui raggiungerli”.

Come vi siete preparati a questo ballottaggio?

“Abbiamo continuato a parlare con la gente come abbiamo sempre fatto mantenendo il nostro stile comunicativo. Nei nostri avversari abbiamo visto prima del ballottaggio chiamare in città presidenti di Regione, ministri e altri volti politici offendendo anche l’istituzione. Ora, invece, Fiorucci sta vivendo una fase dove si vergogna di essere candidato della Lega e cerca di spacciarsi per civico pur avendo il supporto dei poteri forti”

Come si convince a votare chi non lo ha fatto al primo turno?

“Innanzitutto abbiamo aggiunto al nostro programma punti degli altri candidati su cui ci trovavamo d’accordo. E’ restato escluso Dalla Porta ma solamente perché tra le nostre proposte riteniamo di avere già alcune sulla linea delle sue. Per chi si è astenuto, voglio solo ricordare che non andare a votare potrebbe significare consegnare alla destra la guida della nostra città“.

Exit mobile version