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Nuovo logo dell’Umbria: ecco l’ultimo brand voluto dalla Regione

E’ stato presentato il nuovo logo dell’Umbria: prima l’anteprima a Terni il 3 ottobre, poi ieri a Perugia e ora, il 13, alla Ttg travel experience della Fiera di Rimini.

Clicca qui per guardare il servizio video di Umbria24 con l’assessore Agabiti

Il nuovo logo dell’Umbria non sostituirà lo stemma istituzionale con i tre ceri di Gubbio, ma fa parte di un progetto di brand identity voluto dalla Regione (e costato 300 mila euro).

Una scritta semplice, di colore verde, che contiene un abbraccio che unisce e scalda, e cha ha l’intento di parlare al mondo intero dei prodotti di cui la regione è espressione.

Nell’“Umbria cuore verde d’Italia” la lettera “m” si trasforma in un cuore aperto verso il basso.

Dopo la Fiera di Rimini quel brand farà capolino nei mercati più importanti del mondo con l’intento di aggredire soprattutto quelli di Germania e Stati Uniti, guadagnando spazi anche pubblicitari pur di farsi conoscere.

La scelta dell’amministrazione regionale

“D’ora in poi, la nostra regione affiancherà al marchio istituzionale, caratterizzato dai “tre Ceri”, un brand  – unica ad esserne fino ad oggi sprovvista – finalizzato a promuovere il territorio dal punto di vista turistico, culturale ed enogastronomico.

Segno evidente di un’amministrazione responsabile e lungimirante, che ha avuto la visione di immaginare un logo dotato della forza di identificare i valori, la storia, le tradizioni ed i costumi della nostra regione, veicolandoli a livello nazionale ed internazionale ed esaltandone il loro significato e la loro forza intrinseca.

E ciò in una logica di c.d. “marca ombrello”, che sappia rappresentare ciò che di più autentico e genuino la nostra regione sa manifestare quale territorio posizionato al centro della nostra penisola”, ha spiegato l’assessore Agabiti.

Vogliamo “far comprendere che dietro questo brand ci sono il colore della nostra terra, l’abbraccio caloroso dei nostri concittadini, la forma delle nostre architetture, il segno del nostro paesaggio, l’anima della nostra cultura e delle nostre tradizioni e, soprattutto, finalmente, una visione e promozione unitaria dell’intero nostro territorio”, ha concluso l’assessore.

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