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Piandarca, svelata la statua nel luogo della predica agli uccelli di San Francesco

Piandarca, toponimo che indica un’area incontaminata tra Cannara e Bevagna, è il luogo della famosa “Predica agli uccelli” di San Francesco avvenuta circa 800 anni fa.

Qualche settimana ha colto l’attenzione e la visita di numerose persone perché è stata svelata la statua del famoso santo francescano, realizzata da un artigiano.

Tutto è nato cinque anni quando l’artista, Antonio De Paoli, proveniente da Pavia, ha vinto un concorso internazionale dove avevano partecipato più di 60 artisti riguardo questa realizzazione.

La statua del santo (foto di Paolo D’Antonio)

Il bando era chiaro: non si trattava di una semplice statua, ma di arricchire una basilica all’aperto, con tutte le sue componenti.

Piandarca, non solo una statua ma una basilica a cielo aperto

Vediamo i campi che fanno da abside, un tau di grandi dimensioni visibile anche di notte e il prato antistante fungono da navata, i girasoli che fanno da pareti, insieme agli alberi e il cielo fa da volta rendono il tutto molto suggestivo.

Passando alla statua, l’intento non era quello di realizzare un’immagine iconografica, ma l’azione di San Francesco.

Infatti, non ritrae una persona, ma una scena dove la capacità espressiva e il forte dinamismo prendono il sopravvento.

Quello che vediamo ora è stato realizzato con le dita dell’artista, che ha rivestito in plastilina ogni movimento dando vita ad una performance. Il titolo dell’opera è “ Andate e riempite il cielo di canti”.

Oltre alla statua, naturalmente oggi vediamo una zona completamente differente da quella che era un tempo: il lavoro compiuto è stato immane e ha visto la partecipazione e l’impegno di molte persone, associazioni che hanno creduto fortemente in questo progetto.

Motivo di orgoglio e vanto per tutta la comunità che invita a visitare questo luogo, per pregare, meditare e praticare attività sportive come il podismo e il trekking.

Con questo progetto è emerso anche il tema della salvaguardia ambientale, del rispetto e della messa in sicurezza, visto come luogo della memoria, della speranza e del futuro.

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