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Una lavanderia romana in una chiesa, il mistero del tempio di San Bevignate

Un tempio squadrato, non slanciato come l’architettura gotica ci ha abituato ma altrettanto antico. Il Tempio di San Bevignate, uscendo da Perugia, lo trovate sulla strada che porta al cimitero monumentale. In origine era un luogo di culto per un ordine militare templare. Presenta una struttura architettonica che richiama le cappelle dei frati cavalieri in Palestina. All’interno, una singola navata con affreschi ricchi di narrazioni storiche ci trasporta indietro nel tempo. Vennero dipinte le storie di flagellanti, battaglie e leggende del santo eremita Bevignate adornano le pareti, offrendo uno sguardo vivo sulla vita e le credenze dell’epoca.

Nei dipinti della cella absidale, simboli delle croci cosmologiche e stelle sottolineano la profonda spiritualità dell’Ordine templare. Questi affreschi, simili per stile ad altri esempi perugini del XIII secolo, ci immergono in un mondo di simbolismo e devozione.
Ma il tempio di San Bevignate in realtà si innesta in una struttura ben più antica dell’ordine dei Templari: infatti, la sovrintendenza archeologica durante dei restauri del pavimento, ha individuato dei vani sotterranei. Hanno trovato le strutture di una Fullonica: ovvero una lavanderia romana. Nella fullonica non solo si lavavano gli indumenti, ma venivano anche tinti e rifiniti, un’attività molto remunerativa in passato.

La lavanderia del tempio di San Bevignate ha riportato alla luce un sistema molto articolato. Ci sono mosaici decorativi, pavimento a spina di pesce e cinque vasche dove si trattavano i panni. Il periodo di attività della lavanderia è datato ad almeno III sec. a.C. Lo sappiamo grazie ad una moneta di bronzo ritrovata in una vasca. Forse chi ha lasciato il suo vestito si è dimenticato di guardare nelle tasche! San Bevignate è una bomboniera unica. Se entrate e guardate in alto, avrete la testimonianza di un passato di guerra, leggende e religione. Se guardate in basso, troverete la quotidianità di un’attività di più di duemila anni.
Allora non ci resta che augurarvi una buona visita!

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