Sabato 26 novembre presso il Park Hotel ai Cappuccini di Gubbio si è svolta la prima
edizione del concorso nazionale Tuber Cup organizzata dall’Associazione Host Gubbio,
l’Associazione La Medusa e Colacem, patrocinata dal Comune di Gubbio e sostenuta da Urbani
Tartufi in qualità di main sponsor dell’evento.
La manifestazione – che punta a non rimanere un episodio isolato ma un vero e proprio
appuntamento fisso – vuole essere motore di valorizzazione turistica e promozione territoriale
attraverso una delle materie prime più identitarie dell’Umbria: il tartufo.
Tuber cup: sfida tra nove chef umbri
Nove gli chef umbri selezionati che hanno presentato alla giuria la loro personale interpretazione
di salsa al tartufo.
Un modo per dare dignità a una preparazione spesso associata a prodotti industriali poco in linea con la qualità della stessa materia prima.
I giurati, dopo aver assaggiato – al buio – tutte le proposte degli chef e dopo aver assegnato i loro giudizi su consistenza, originalità, aspetto, equilibrio e texture, si sono riuniti per decretare il
vincitore finale.
Lo chef Daniele Cernicchi, chef dell’Osteria Cernicchi a Gubbio, ha vinto la competizione con la sua salsa “Il midollo nel bosco”: tartufo nero uncinato, midollo di bovino, tuorlo marinato, acciughe del Cantabrico, Parmigiano Reggiano 24 mesi.
All’unanimità, ha dichiarato la presidentessa di giura Alessandra Baruzzi (Federazione Italiana
Cuochi Lady Chef), coadiuvata dallo chef umbro Paolo Trippini, i giurati si sono espressi e hanno
elaborato il loro verdetto finale: “Ottima spalmabilità per questa crema ricca di sapori, complessa e ben bilanciata.
Denota una conoscenza tecnica precisa e mette in evidenza il tartufo, pur avendo una complessità di ingredienti originale ed espressiva nei profumi”.
In giuria anche esponenti dell’Enit e del mondo della ristorazione e dell’accoglienza a livello
internazionale.
Daniele Cernicchi, lo chef vincitore, si è detto soddisfatto e orgoglioso per il riconoscimento
ottenuto.
Un successo, dunque, questa prima edizione che non è stata altro che il banco di prova,
pienamente superato, per tutte quelle che seguiranno nei prossimi anni.