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Il trofeo questa volta non sfugge a Passaro. Battuto Musetti a Torino

Grande, grandissimo Checco. Francesco Passaro sta vivendo un momento che definirlo oro sarebbe perfino riduttivo. Probabilmente in questo momento con una racchetta di tennis in mano riuscirebbe anche a mandare un razzo sulla luna. Se agli Internazionali di Roma aveva fatto parlare di sé, agli Open Piemonte arriva anche il secondo titolo Challenger della sua carriera. E Perugia, in attesa di goderselo in casa per gli Internazionali di giugno, festeggia e un po’ gongola.

Battuto Musetti in finale

Francesco Passaro si erge a portabandiera azzurra e vince due derby italiani in due giorni. In semifinale sabato aveva vinto 2-0 contro Sonego in poco più di un’ora di gioco, domenica in finale si ripete contro Musetti. In campo si è visto un Davide contro Golia, stando almeno alla classifica ai nastri di partenza. Passaro era il tennista più basso in classifica mondiale tra i 28 del tabellone principale, Musetti la prima testa di serie.

Eppure la sfida, che ha riproposto in chiave tennistica Perugia-Carrarese visti i natali dei due atleti della generazione Z, si è subito incanalata verso l’umbro. Musetti ha bisogno di tempo per ingranare la giusta marcia, Passaro ne approfitta e sprinta aggiudicandosi la prima frazione sul 6-3 offrendo anche oggi un bella percentuale al servizio. Avere la meglio nel secondo set è più complesso con Musetti che ha un break ma per due volte non concretizza la palla del 3-0. Sul 5-5 Passaro strappa la battuta e serve per il match vincendo 7-5 il set.

Il grande ritorno

Francesco Passaro aveva già fatto parlare di sé raggiungendo la 108esima posizione del ranking mondiale e facendo da sparring partner della Nazionale che ha vinto la Coppa Davis. Poi aveva subito un calo, condizionato dagli infortuni che avevano influito anche sulla sua tranquillità in campo. Qualcuno aveva temuto che il ragazzo gentile potesse non tornare a essere un tennista spietato. Quello che si è visto invece in due settimane, tra Roma e Torino, è anche di più: un mix di eleganza, grinta e perseveranza. Diversi i punti messi a segno che hanno strappato applausi. Molteplici le situazioni di svantaggio ribaltate. In meno di 20 giorni dovrebbe aver scalato 120 posizioni ritrovandosi ora al 133esimo posto mondiale. Non è nelle qualificazioni del Roland Garros ma sicuramente avrà voglia di fare molto bene a casa sua, negli Internazionali di Perugia.

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