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Meteo Umbria, a marzo piove tanto…ma non abbastanza

Oggi? Pioggia! Ieri? Pioggia! E domani? Pioggia! E’ stato vissuto in parte così l’inizio di marzo da chi vive o si trova in viaggio in Umbria. Di acqua ne è scesa molta ma non abbastanza. Michele Cavallucci di Perugia Meteo spiega: “Con la prima quindicina di marzo al termine lo spaccato che ci consegna la rete di monitoraggio meteorologico di Linea Meteo è quello di un positivo bilancio riguardo le piogge che hanno colpito l’Umbria. Infatti diverse zone sono state interessate in modo abbastanza omogeneo dai fenomeni”.

Si può scendere nei dettagli mappa alla mano. “Vedi il Perugino e la media valle del Tevere – spiega Cavallucci – nonchè la zona di Assisi e Bastia, Gualdese, tratti dell’Eugubino, e la parte appenninica centrale, con dati che ci mostrano delle cumulate pari ad un 30-40% in più rispetto al totale mensile medio (dati dal 1811 al 2023) che è di 70-80 mm su queste zone, con diverse stazioni che hanno superato la soglia dei 100 mm. La zona che, purtroppo, ha ricevuto il quantitativo minore di precipitazioni, ma pur sempre superiori alla media dei primi 15 giorni del mese, è stato il Trasimeno e l’AltoTevere, la zona cerchiata in azzurro, dove non si sono superati gli 80 mm ma con media poco sopra i 65″.

La neve

Diverso il discorso per quanto riguarda la neve. “E’ lei La grande assente di questo periodo – commenta Cavallucci – considerato che stiamo parlando del momento in cui si passa dall’inverno alla primavera. Non è presente, purtroppo, al di sotto dei 1700 metri se non su alcune zone dei Monti Sibillini. In questi giorni sarà sotto attacco delle temperature in aumento, manto nevoso molto fresco e poco stabile”.

ll confronto con gli altri anni

Ragionando sul deficit lasciato dagli scorsi anni non può venire da sorridere: “Veniamo da anni con precipiazioni molto irregolari, con lunghi periodi siccitosi, alternati ad altrettanti piovosi, con diminuzione dei giorni totali di pioggia a favore dell’intensità dei fenomeni, in un percorso di estremizzazione climatica che ha mostrato un progressivo riscaldamento, in tutte le stagioni. Ad oggi c’è solo da sperare che, almeno il trend delle precipitazioni possa avere invertito la rotta e che, da qui alla fine di maggio, ci sia occasione per altre piogge in modo da rimpinguare la falde che quest’anno non gioveranno della neve, mai presente in appennino”.

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