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Ecobonus: come inserire il condizionatore

Sostituire i condizionatori dell’aria dà la possibilità di ottenere la detrazione fiscale del 110 per cento, l’ecobonus. Si beneficia di questo sconto se il lavoro viene eseguito congiuntamente agli altri interventi trainanti compresi nell’ecobonus. Altrimenti, si può ottenere la detrazione del 65 per cento per l’acquisto di un condizionatore a pompa di calore per un tetto massimo di spesa di 46.154 euro; la detrazione del 50 per cento per l’acquisto di un condizionatore durante interventi di ristrutturazione ordinaria per un tetto massimo di spesa di 96 mila euro, anche senza altri interventi di ristrutturazione, a patto che il nuovo condizionatore abbia una classe energetica minima di A+.

L’ultima data prevista per usufruire dell’ecobonus al 110 per cento è il 31 dicembre 2021 per i condomini e il 31 dicembre 2020 per le singole unità abitative, la data di inizio è invece il 1° luglio 2020. Parliamo sempre di date in cui sono state eseguite le spese. È poi necessario pagare con strumenti tracciabili, inserendo tutti i dati dell’acquirente e di chi esegue materialmente i lavori, inviare i documenti all’Enea sul portale apposito e, infine, indicare in dichiarazione dei redditi l’importo detraibile. Ricordando che la detrazione riguarda tutte le spese sostenute, non soltanto quelle necessarie all’acquisto dell’elettrodomestico. L’ecobonus 110 per cento è detraibile in cinque rate annuali di pari importo. Per le detrazioni del 50 e del 65 per cento, invece, le rate annuali in cui scaricare le imposte sono dieci.

Come appena scritto, è necessario dare comunicazione all’Enea per tutti gli interventi per i quali si vuole ottenere il bonus fiscale. Lo prevede una legge datata 2018. In questo modo si dimostra che c’è stato un vero miglioramento nella classe energetica dell’immobile.

Bonus condizionatori: quali sono gli interventi trainanti

Sono tre gli interventi trainanti che permettono di usufruire del bonus condizionatori. L’isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda; la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffreddamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, a pompa di calore o di microgenerazione; la riduzione del rischio sismico, anche per sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici (se realizzati insieme).

Se viene eseguita una di queste tre tipologie di intervento, la detrazione al 110 per cento si applica anche agli interventi trainanti di riqualificazione energetica, come da articolo 14 del 63/2013; diversamente, l’agevolazione per chi acquista un nuovo condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituirne uno di classe inferiore, sarà quella del 65 per cento.

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